Rionero, Potenza, Italia, 1984

La scuola in aperta campagna e in prossimità di un centro abitato, è articolata sul pendio di una collina che è parte di un ampio sistema orografico. Questa condizione è stata determinante nella scelta insediativa. Viene esaltata la dimensione urbana attraverso un impianto a terrazzamenti che fa della scuola, in analogia con gli aggregati “mediterranei”, un piccolo microcosmo urbano. L’edificio si organizza su un grande percorso centrale, una spina che raccorda gli accessi da monte e da valle ed i collegamenti tra i vari terrazzamenti, mettendo in relazione gli spazi comuni. Rampe e scale diventano gli elementi costitutivi di un’architettura, che asseconda l’andamento orografico, sensibile anche alle sue minime variazioni. La scuola si organizza, cosi, per fasce funzionali parallele, che si dispongono lungo i terrazzamenti, rapportandosi alle emergenze dell’asse centrale e delle corti con continue compressioni e dilatazioni in diverse direzioni, tese a cogliere la luce e gli scorci panoramici.Gli ambienti per la didattica, i laboratori ed i servizi si differenziano in base al loro valore d’uso e per la posizione che occupano rispetto al sistema connettivo. La simmetria d’impianto viene continuamente contraddetta dalla caratterizzazione spaziale delle singole parti. Il corpo della palestra – l’unico elemento per la costruzione del quale si è ricorso ad uno sbancamento con il suo volume a doppia altezza sbilancia verso ovest la composizione, in sintonia con la struttura geomorfologia del territorio.