Pomigliano D’Arco, Napoli, Italia, 2006
Un complesso scolastico ideato per accogliere due istituti di II grado su di un lotto attestato lungo la SS 7bis(antica Via Appia) ed esteso nella direzione nord-sud tra la stessa SS 7bis e la via S. Giusto bordato ad est da alcuni fabbricati ed un area libera ed ad ovest dal lotto occupato da un edificio commerciale.
Un’area ben connessa al centro di Pomigliano ed al suo hinterland attraverso le infrastrutture viarie e ferroviarie, visto la vicinanza alla stazione, e attraverso una serie di percorsi pedonali che la rendono facilmente raggiungibile dai principali luoghi della città.
Nonostante la centralità il luogo si presenta come area di bordo tra città e campagna, contiene tracce di vecchi insediamenti rurali di qualità a fianco di costruzioni più recenti di natura industriale e commerciale prive di carattere, accoglie infrastrutture viarie ben inserite nel paesaggio come anche interventi edilizi ed infrastrutturali di relazioni con il contrasto. E’ parte di un paesaggio naturale geografico di grande valenza (vedi il Vesuvio ed il Monte Somma) ma allo stesso tempo fortemente segnato da uno sviluppo urbano amorfo e indistinto. Esso presenta al suo interno parti di campagna coltivata come anche ampie aree incolte ed abbandonate.
Questa realtà urbana, contraddistinta da una grande complessità, da fonti contraddizioni ma anche da talti elementi qualificanti, ha rappresentato l’origine, il riferimento ed il campo di verifica dell’idea progettuale della Cittadella Scolastica.
Una dettagliata indagine del sito e del suo contesto in relazione alla Città di Pomigliano d’Arco ed ad un più ampio territorio (Napoli/ Sistema Monte Somma-Vesuvio) ha evidenziato aspetti morfologici e spaziali connessi alla natura particolare di quest’area nonché tratti e permanenze risultanti dalle trasformazioni che l’hanno interessata dalle origini dell’insediamento di Pomigliano fino ai tempi più recenti.
Una attenta valutazione dei caratteri e delle problematiche dell’area hanno così condotto alla scelta di un principio insediativo che potesse trarre massimo vantaggio dalle potenzialità e dai caratteri del sito, allo stesso tempo coniugare al meglio gli elementi programmatici e funzionali del complesso scolastico. Si è ricercato, quindi, un principio insediativo che potesse rispondere alla complessa identità urbana/semirurale dell’area, trovando una strategia di rimedio alla eccessiva frammentazione del costruito, riconoscendo nel paesaggio (geografia e natura) e negli elementi della campagna circostante (coltivazioni e tracciati) gli unici riferimenti su cui poter costruire una strategia in grado di realizzare un complesso scolastico di elevata qualità spaziale e dai forti valori civici, capace di creare relazioni e connessioni con il contesto tali da strutturarne il suo ruolo come istituzione e come edificio pubblico, avviando così inoltre, un processo di riqualificazione urbana di cui potesse avvantaggiarsi la più ampia parte di territorio.
La scelta di dar forma ad una cittadella scolastica che si compone di sette padiglioni tra loro relazionati attraverso un ampio spazio comune, un moderno “forum”, non solo mette in opera, connessioni e dinamiche con il più ampio contesto, ma offre l’opportunità di concepire diversificate sequenze spaziali che generano luoghi di incontro e di attività generosamente disponibili ad essere usati, ad interagire con la presenza degli studenti che li vivranno e percorreranno rintracciandovi diverse risposte ad esigenze di socialità, di attività curricolare, di comunicazione, o di contemplazione, di gioco, di
movimento o di sosta. Il “forum” vuole così caratterizzarsi come un condensatore di relazioni.
La scuola si struttura come una “cittadella”, rinunciando alla monolicità di un edificio unitario, seppure articolato, coniugando caratteri di apertura, trasparenza ed integrazione con i diversi aspetti curriculari e con le necessarie esigenze di sicurezza.
I sette padiglioni organizzati in una sequenza da nord verso sud, ovvero nella direzione che dalla Via Appia (strada provinciale 7 bis) conduce verso il Monte Somma, presentano una forma planimetrica ellissoidale, i cui volumi risultanti accentuano la dinamicità degli spazi che essi definiscono, generando un “continuum” dove natura e costruito si compenetrano reciprocamente.
Dei sette padiglioni, quattro, quelli con le testate rettificate, accolgono aule, laboratori, uffici e spazi di pertinenza e di servizio per studenti e professori.
Ciascun padiglione è completamente autonomo e dal punto di vista funzionale e da quello impiantistico.. I due istituti componenti la cittadella si articolano ciascuno su due padiglioni, di cui uno riservato al biennio e l’altro al triennio.Mentre gli altri tre padiglioni, la cui forma ellissoidale risulta completamente integra, sono dedicati due alle palestre, una per istituto, ed uno all’auditoriom, che si configura come struttura comune aperta anche all’uso della città. Ogni singolo plesso sarà, quindi, dotato di 50 aule normali, 10 laboratori, una biblioteca, 5 uffici, servizi per alunni disabili divisi per sesso, servizi per professori ed una palestra. con annessi servizi e spogliatoi.
Il “forum” è costituito da una grande pensilina continua che si articola con una forma organica a connettere e relazionare i diversi padiglioni. I tre padiglioni delle palestre e dell’auditorium costituiscono un tutt’uno con questa grande copertura configurandosi come suoi sostegni, mentre gli altri quattro padiglioni si accostano ad essa acquisendo una posizione di maggiore autonomia a sottolineare i loro diversi ruoli nell’organizzazione della scuola. La copertura del forum viene caratterizzata da una serie di ampie bucature, una sorta di grandi occhi che hanno la funzione di far penetrare la luce solare diretta, creando diverse atmosfere durante il corso della giornata e lasciando anche spazio per alberi ed arbusti piantumati lungo lo spazio del forum.
Le sistemazioni degli spazi esterni prevedono la presenza di alberature tutto intorno al complesso ed il trattamento a prato, con zone carrabili in prato armato, ed un lastricato con elementi prefabbricati lapidocementizi per la superficie del “forum”. Un’area a parcheggio è organizzata all’estremità sud-ovest del sito.
Il “forum” con la sua dimensione, con la sua differenziazione, con la sua ricchezza sarà un gesto architettonico chiaro, un concetto ordinatore a sostegno dell’identità complessiva del nuovo insediamento, in grado di cambiare completamente l’idea del luogo, da area amorfa e degradata a spazio pubblico generosamente disponibile all’incontro della scuola con la città e la natura.