Data del concorso: 2018
Architetto: Alberto Izzo & Partners
Cliente: Museo Nazionale del Bargello in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Firenze
Superficie: 412 mq
Maggiori Info
La soluzione è stata sviluppata a partire dall’idea di strutturare la nuova uscita delle Cappelle Medicee come parte integrante della sequenza spaziale della visita al complesso. Cura ed attenzione sono state indirizzate a strutturare una relazione di continuità con il complesso di San Lorenzo ed il suo contesto urbano ed architettonico nell’intento di una sua chiara valorizzazione. L’ambizione principale del progetto è stata quella di esaltare la presenza ed il valore architettonico ed urbano della Sacrestia Nuova, dell’estremità destra del transetto della Basilica di San Lorenzo, del Campanile settecentesco e della Cappella dei Principi nonchè la loro appartenenza al più ampio complesso storico di San Lorenzo, conferendo allo spazio aperto tra loro contenuto chiare possibilità connettive ed appropriate e differenziate atmosfere. Abbiamo attentamente analizzato come gli edifici si raggruppano e si relazionano tra loro intorno a questo spazio dando forma ad un’eleganza classica ed ad una gravitas leggera, stabilendo una chiara continuità. Le architetture, pur nella loro differenza di stile, di scala e di materiali, presentano una certa rassomiglianza ed un’uniformità materica, conferita loro dalla tonalità ocra rossa predominante della “pietra forte” e del mattone. Abbiamo cercato, quindi, di esaltare questa continuità e mitigare la presenza di elementi incongrui, quali la rovina del contrafforte della Sacrestia Nuova, l’ascensore ed il volume della scala, inserendoli grazie al disegno di una loggia di pianta triangolare- contenuta ed introdotta con attenzione e misura tra le preesistenze- in una nuova sequenza spaziale che connette gli edifici tra loro ed allo stesso tempo ottiene un’appropriata relazione e separazione dal contesto urbano. Viene creato così uno spazio di chiaro carattere civico ed appropriato al complesso monumentale ma in un’atmosfera di intimità che ricorda alcuni spazi del centro storico di Firenze, tra quegli isolati dove il suono della città è come ovattato e la folla allontanata. La loggia, uno spazio ipostilo, mette in opera preesistenze e nuovi elementi attivando e valorizzando tutti i lati dello spazio tra gli edifici e connettendo a sé le uscite del percorso museale. E’ costituita da una teoria di esili colonne in acciaio e da una copertura piana, anch’essa con struttura in acciaio, e si caratterizza per leggerezza ed eleganza e per la messa in opera di una ricucitura tra vecchio e nuovo, lasciando allo stesso tempo a ciascuna architettura il suo ruolo di parte integrante del complesso di San Lorenzo. La Loggia si connette ad un nuovo porticato ad essa prospiciente, una figura in pianta a forma di “u” deformata per seguire il profilo dell’insula di San Lorenzo e rapportarsi alla Sacrestia Nuova, pensato per definire rispetto alla strada uno spazio di decompressione che sottolinea la sua condizione di limite, la sua appartenenza simultanea al complesso di San Lorenzo ed alla città.