Data del concorso: 2021
Architettura: Alberto Izzo & Partners
Strutture: Ing. Filippo Cavuoto
Impianti: Ing. Maria Castaldo
Cliente: Comune di Bolzano
Maggiori Info
L’idea che si intende sviluppare è stata generata dalla profonda attenzione al contesto urbano e ai due edifici storici è strettamente relazionata all’innovativo concetto pedagogico proposto dal bando e alla sua declinazione in termini di organizzazione spaziale. La scuola si caratterizza come luogo della diversità e della continuità, questi aspetti guidano la concezione architettonica il cui esito renderà l’insieme stesso degli spazi interni ed esterni strumento educativo. I diversi elementi architettonici, preesistenti e nuovi, sono orchestrati per generare differenziate esperienze spaziali dai caratteri chiari e fortemente identitari ma allo stesso tempo aperti a nuove esigenze, configurazioni ed interpretazioni. Quest’idea ha dato luogo alla strategia di trasformazione che ha individuato nella grande corte interna lo spazio maggiormente modificabile ed in grado di garantire quelle richieste condizioni di diversità e continuità attraverso la messa in opera di una serie di selettivi interventi. La frammentazione dell’attuale corte interna ed il suo spazio vuoto e privo di caratteri distintivi da iniziali criticità divengono potenzialità, la riconfigurazione in due corti verdi definite e connesse da un’architettura di rampe, terrazze e giardini pensili dà vita ad un nuovo paesaggio connesso agli spazi del nuovo grande atrio della scuola e dell’Aula magna. Questo insieme centrifugo e centripeto genera connessioni e sequenze spaziali che innescano una serie di azioni tese a ricondurre la dimensione fisica all’idea e l’idea alla dimensione fisica e a guidare la reinterpretazione e la trasformazione dell’esistente. La volontà di far diventare l’atrio e i sistemi di connessione parte integrale della riconfigurazione dell’edificio storico ha innanzitutto portato ad individuare una modalità compositiva capace di riproporre la volumetria storica tutelando la forma urbana dell’isolato e l’insieme delle facciate lungo la strada. La scelta è ricaduta sulla reiterazione di un telaio metallico, di forte valenza architettonica, in grado di configurarsi da un punto di vista statico come “portale cattedrale pluripiano” e allo stesso tempo ricostruire la continuità della cortina interna e delle coperture, legandosi alla facciata preservata su via Leonardo da Vinci. Attraverso quest’operazione di astrazione si vuole ridare presenza e continuità al grande isolato e allo stesso tempo rappresentare la nuova dimensione della scuola e dei suoi spazi: da un lato fortemente connessi e radicati nel tessuto storico ed identitario di Bolzano e dall’altro aperti, porosi e ricettivi alle nuove istanze del programma pedagogico e al rinnovamento della tradizione e dell’identità locale.