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La biblioteca è stata pensata e strutturata in rapporto al luogo ed alla comunità che deve servire. Attraverso una scelta tipologica di estrema semplicità e chiarezza, un corpo in linea con atrio centrale a doppia altezza si è ricercata un’articolazione spaziale e volumetrica. L’edificio si rapporta alle montagne retrostanti e si caratterizza attraverso sequenze spaziali e contrappunti visivi tra interno ed esterno, tra emergenze geografiche, contesto ed edificio. Un linguaggio astratto, ma sviluppato a partire da elementi architettonici basilari e familiari, viene declinato per costruire ritmi, relazioni e corrispondenze. La luce e il suo rapporto con l’ombra costituiscono il “leit motiv” di quest’architettura. Nel dar forma a spazi accoglienti ed appropriati ad ospitare i libri ed i loro lettori vengono garantiti comfort visivo e benessere termoigrometrico. Quest’architettura si caratterizza, innanzitutto, come edificio pubblico e luogo centrale di una comunità.