Data del concorso: 2016
Architetto: Alberto Izzo & Partners
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Il progetto si articola in un insieme di volumi e spazi aperti per la scuola e la città, fruibili in diversi momenti della giornata. Nuovi ambiti per la didattica ma anche luoghi che integrino il benessere e la cultura dell'individuo con quelli della collettività, stabilendo un nuovo ordine di relazioni con il paesaggio urbano. Il peristilio su via Einstein, la corte verde, la galleria/atrio urbano, i porticati, i percorsi nel verde e tra i volumi divengono possibili luoghi di incontro sia per gli studenti che per i cittadini. In questi spazi si mette in opera una ritrovata identità collettiva ed un rinnovato senso civico. L’edificato, pur se distribuito su due piani a quote diverse e separati da una proprietà aliena, è tenuto insieme da una continuità volumetrica, sostenuta dall’articolazione del fronte ovest che risolve ed armonizza le diverse tipologie insediative. Nel blocco cerniera di questo fronte viene organizzato il principale sistema di collegamenti verticali. L’ingresso alla scuola dell’infanzia ed agli spazi aperti per il gioco e lo sport avverrà attraverso il peristilio lungo via Einstein. Un porticato sul fronte est darà invece accesso al grande atrio pubblico, dedicato all'accoglienza degli studenti delle scuole primaria e secondaria. Questo spazio consente anche il passaggio alla corte interna su cui convergono gli ambienti più propriamente didattici. L'introduzione di attrezzature mobili ed arredi, permette l’utilizzo dell’atrio come spazio espositivo, informativo e ludico. L’edificio a corte ospita la scuola dell’infanzia nei due corpi ad un livello, mentre i restanti bracci accolgono la scuola primaria su due livelli, con la sola eccezione del grande atrio comune posto al piano terreno. Alla quota più alta il volume lineare di due livelli, attestandosi sul fronte ovest, garantisce, grazie al sistema di collegamenti verticali, la percorrenza e la continuità spaziale dal grande atrio urbano al primo livello, dove sono distribuite le due mense. Il secondo livello è dedicato alle aule della scuola secondaria. Nell’area di maggiore elevazione un volume trasversale ad un livello, destinato ai laboratori, consente la transizione dall’edificato ad ovest agli spazi esterni ed ai volumi delle funzioni più pubbliche quali la palestra, l'auditorium e la biblioteca. Da Via Benedetto Croce si ha accesso al parcheggio interrato e alle risalite pedonali e carrabili. Le aule sono il più possibile caratterizzate da un sistema di pannelli scorrevoli che garantisce flessibilità d’uso e di configurazioni spaziali. Le coperture, costituite da tetti piani verdi ed a falda, sono scandite da una sequenza di lucernari che generano illuminazione e aerazione naturale, atte a ridurre al minimo l’utilizzo di sistemi attivi, in rispetto della normativa energetica. Un approccio olistico assicura la costruzione di edifici di qualità architettonica a basso consumo energetico (NZEB), tali da conferire al complesso un’immagine di innovazione e sostenibilità, e garantire costi di gestione ridotti. Bassi valori di trasmittanza, ombreggiamento e raffrescamento naturale, elevato isolamento termico ed acustico, utilizzo di coperture a verde estensivo sono tra le strategie progettuali tese a minimizzare i consumi energetici generando ambienti interni caratterizzati dal massimo comfort in termini di qualità dell’aria, temperature medie radianti, inquinamento acustico, benessere visivo. Il progetto è basato sull’ampia conoscenza dei protocolli LEED. La complessa articolazione del sito dà corpo alla nuova immagine della scuola, che viene a caratterizzarsi come una piccola cittadella nella città, un landmark per gli studenti e un riferimento per gli abitanti. Un complesso che costruendosi attraverso l'aggregazione di una serie diversificata di corpi edilizi e di spazi aperti crea una forte osmosi sia tra le diverse tipologie di scuole al suo interno che all'esterno con il contesto residenziale. Gli edifici con funzioni più pubbliche (la palestra, l’auditorium e la biblioteca) si caratterizzano per posizione, tipologia e relazioni spaziali come emergenze nella città, e si rendono disponibili a favorire un utilizzo del complesso oltre l’orario delle lezioni, al fine di ridurre il fenomeno dell’abbandono scolastico e incrementare l’integrazione tra le diverse attività ludiche ed educative. Questi edifici, dotati di innovativi strumenti per l’apprendimento e l’operatività, divengono un nuovo polo attrattore per la comunità dell’hinterland a nord di Napoli, creando una nuova importante centralità urbana.