
Data del concorso: 2018
Architettura: Alberto Izzo & Partners
Strutture: Ing. Filippo Cavuoto
Impianti: Ing. Maria Castaldo
Cliente: Invitalia
Maggiori Info
Il sottosuolo di Napoli è un luogo della città e della sua architettura che va conosciuto e decifrato come risorsa, indagandone ed interpretandone potenzialità e caratteri al di là degli specifici problemi pratici della città ed individuandone modi per salvaguardarlo, valorizzarlo e trasformarlo. A partire dal fascino e dal profondo significato identitario di questo meraviglioso reticolo di strutture del sottosuolo di Napoli abbiamo sviluppato un’idea progettuale per la realizzazione di una seconda uscita della stazione Materdei della Linea 1 della Metropolitana a servizio del quartiere Sanità ed in particolare della zona di Calata Fontanelle, riutilizzando un’estesa cavità tufacea realizzata nel 1761 e successivamente usata come rifugio antiaereo nella seconda guerra mondiale. L’accesso alla cavità tufacea è stato interpretato come discesa dalla città al sottosuolo, l’inizio di un percorso che diventa esperienza sensoriale e spaziale mettendo in mostra atmosfere uniche che rivelano il fascino della complessa e contraddittoria identità di Napoli sospesa tra natura e artificio. Da ciò deriva un linguaggio architettonico di grande semplicità ed efficacia anche estetica che confluisce nella definizione di due essenziali elementi per la piena fruibilità della cavità con il minor impatto possibile: un velario di rete metallica che, adattandosi e mettendo in risalto le diverse condizioni morfologiche e spaziali, guida ed orienta gli utenti offrendo allo stesso tempo la piena e completa percezione della cavità ed accogliendo le necessarie infrastrutture impiantistiche e i dispositivi di sicurezza attiva e passiva; il ridisegno del suolo all’interno della cavità, dove necessario, dà forma ad elementi lineari di sedute e, nella galleria di nuova costruzione, definisce e completa i diversi tratti della cavità. Il percorso si snoda attraverso gli spazi della cavità discendendo fino al suo fondo a quota m.52,66, dove si conclude la sua parte pubblica. Da qui, sfruttando la conformazione della cavità nel suo raccordo con il ramo sud-est, si ipotizza l’inizio dello scavo di una nuova galleria di collegamento alla stazione di Materdei.

